\\ Home Page : Articolo : Stampa
Reportage BRASILE: Lia de Itamaraca, Ciranda - AUDIO -
Di Admin (del 11/08/2007 @ 01:21:10, in reportage america, linkato 4255 volte)
11-08-2007
Altro appuntamento degno di nota quello con la grandissima (in tutti i sensi) Lia De Itamaracá.
Una nera di un metro e ottanta sorriso grandissimo, capelli arruffati e cantora di Ciranda.
Sono andato a trovarla nella sua isola, la Ihla di Itamaracá per l´appunto. In realtá l´isola non é sua, ma é usanza brasiliana identificare l´artista piú famoso della zona con il nome de suo paese. L´isola di sabbia bianca, palme di cocco e mare turchese é una vero paradiso ed una pericolosa tentazione. Sulla riva del mare sono molte le posadas in vendita per chi avesse voglia di mollare tutto e ricominciare in un posto esotico. Oltre a queste c´é anche il palco personale di Lia dove nelle sere d´estate (haimé sono arrivato troppo presto) si esibisce per i turisti e per gli abitanti dell´isola.
Lia é nata qui, dice che per nulla al mondo lascerebbe questo posto. Diversamente da tutte le "donne di musica" che ho incotrato durante il mio cammino, Lia non ha imparato a cantare dai suoi genitori, ma da sola, per la rua di Itamaracá ascoltando quelli che la Ciranda l´anno creata: pescatori, lavoratori rurali, venditori ambulanti, semplici abitanti dell´isola. 
Lia é sicuramente la cirandera piú conosciuta qui a Pernambucco. Canta da quando aveva 12 anni e ha inciso il suo primo disco a 18 anni. Poi una carriera in continua ascesa che l´ha portata ad esibirsi in tutta l´America latina e in Europa. Ad accompagnarla il suo produttore, il grande Beto Hees, che molto mi ha aiutato durante la mia permanenza a Olinda. Beto ora sta organizzando un festival dell´estate di Itamaracá (a partire da settembre) e promette grandi spettacoli di musica popolare e non solo. La carriera di artista non ha comunque compromesso l´altra professione di Lia. É infatti merandera alla scuola primaria di Itamaracá. Dice di amare questo lavoro e di voler continuare a farlo. A scuola Lia ha la possibilitá di insegnare ai bambini la Ciranda e permettere cosí il mantenimento e la valorizzazione di questo genere musicale. Dice Lia: "La Ciranda é per tutti, vecchi e bambini, bianchi neri, ricchi e poveri, non ha preconcetti, l´importante é divertirsi, venite all´isola per credere".
Il pezzo che metto qui sotto é una Ciranda intitolata "Eu sou Lia" (io sono Lia).
La ciranda é comunemente una canto e una danza eseguiti in cerchio di bambini, una specie di girotondo. Nello stato di Pernambuco e nel nordeste brasiliano in generale é conosciuta come una danza di roda di adulti. Ma la Ciranda come dice Lia non ha preconcetti e accoglie al suo interno differenti fasce d´etá. Anticamente i musicisti di ciranda si esibivano all´interno della roda (cerchio), ma ora per necessitá di far spazio alla tecnologia i cirandoros si esibiscono su un palco. Quello di Lia è peró un palco rotondo e nel mezzo della spiaggia, che permette perció alla roda di danzatori di girargli intorno. Gli strumenti principali della Ciranda sono: ganzá, bombo e caixa. Il genere é molto simile al samba di coco (vedi posto: riassunto pernabucano II), dove il maestro cirandero (in questo caso Lia) che ha il compito di "tirar a cantigas"  ossia, di lanciare il verso della ciranda ed improvvisare versi. Anche in questo caso i versi sono mescolati tra dominio pubblico e originali. La danza é molto semplice, ma non esiste uno specifito tipo di danza. Comunemente si forma un cerchio e si fanno quattro passi a destra cominciando con il piede sinistro eseguendo poi un movimento collettivo di mani verso l´alto e il basso. Il numero dei partecipanti alla roda é ovviamente variabile e quando il cerchio diventa troppo grande si spezza e se ne formano due che girano in senso contrario. La coreografia é cosí molto piú spettacolare. I testi parlano della vita rurale, di pesca, dell´isola, del mare e ovviamente dell´amore.