23-01-11 Iztapalapa, Mexico City. Hoy es mi cumple y este año lo celebro de una manera muy especial. Para empezar aquí en México cuando una persona cumple años, no debe pagar a nadie para beber, son los amigos que deben pagar! y esta me parece una hermosa tradición; A veces se contrata un mariachi para cantar la célebre canción ideal para el momento. Pero no se trata de el muy común y banal "feliz cumpleaños"; es una tradición mexicana, adoptada por otros países de América Latina, cantar "Las Mañanitas"; una pieza muy dulce y lenta (música y letras en el video). Una de la versión más famosa es la que interpreta Pedro Infante, el actor mas famoso de la epoca de oro del cine mexicano, en la película "Nosotros los pobres"
En la cultura mexicana es muy importante la celebración de los 15 años de las mujeres. (por eso el cantor del video se burla de mi con este número). Este ritual de iniciación, tiene sus raíces en la sociedad prehispánica y simboliza la entrada en la vida adulta de la mujer.
Los mariachis no son fáciles de "apagar" y su energía es contagiosa, así que luego de Las Mañanitas se pasa al baile, para acabar con la melancólica "Canción Mixteca", dedicada a mí porque soy un italiano lejos de su país.. pero el texto no refleja mucho mi estado de ánimo actual.
27-01-11 Città del Messico. Domani riparto per Chipilo (Puebla), c'ero già stato per passare il natale "in famiglia" (vedi pillolaPOLENTA A CHIPILO). Chipilo è una comunità veneta che si è insidiata in territorio messicano nel 1882 e da allora continua a mantenere inalterati la cultura e le tradizioni tipiche del nord-est italiano.
Torno a Chipilo per offrire al pubblico il mio spettacolo VIDEO SHOW ITALIA, il racconto del viaggio che ho fatto in Italia (io suono italiano?) attraverso le mie parole, le immagini che ho catturato e la mia chitarra.
Sto montando un video-reportage sulla realtà culturale chipilena, ma sarà pronto tra qualche giorno, nell'attesa, godetevi questo trailer.. e incuriositevi !! VERSION EN ESPANOL
01-02-11. Oggi pubblico una bellissima canzone che ho registrato in casa di Emilio Perujo, un musicista che ha un gruppo di Mariachi tradizionale. Speravo di conoscere il gruppo al completo, ma alle preve c'erano solo 3 elementi: María Perujo (cantante), José Luis Perujo (violino) e Emilio alla chitarra.
La conversazione: sicuramente ritornerò, ma la serata è stata comunque produttiva: il trio mi ha suonato dei pezzi molto caratteristici della tradizione messicana, alternando le note ad una piacevolissima conversazione bagnata da dell'ottima tequila. La conversazione in questa parte del mondo è molto importante e raggiunge livelli di comprensione e di comunicazione molto alti.
Tornando alla musica: la canzone che sta qui sotto si chiama "La Bruja" (la strega). E' una canzone dello stato di Veracruz Sud-est del paese. A Veracruz è molto diffusa la stregoneria. Nella città di Catemaco si organizza tutti gli anni un festival de la brujeria nel quale si riuniscono chamanes, curatori, stregoni di magia bianca e nera. Forse andrò a fare una visita in questi giorni.
Donna Strega: nell'immaginario collettivo "strega" è anche sinonimo di "donna" nel senso buono e cattivo. Analizzando il testo di questo pezzo ci si rende conto che i doppisensi sono numerosi: la bruja di questa canzone è una donna "poco di buono" che succhia "il bambino" (nella credenza popolare le streghe sono attirate dal sesso dei bambini), più tardi la bruja viene mledetta perchè succhia l'ombellico a suo marito, ma pretende anche di succhiare il protagonista dela canzone, magari trasformandolo in una pietruzza per renderlo indifeso.
Testo: che bello è volare alle due del mattino, volare e lasciarsi cadere, tra le braccia di tua sorella, quasi mi viene da piangere. Mi prende la strega, mi porta a casa sua, mi trasforma in un vaso di zucca. Mi prende la strega, mi porta sulla collina mi fa sedere sulle sue gambe, mi da dei baci. Ay mi dica, quante creature si é succhiata? Nessuna, non vedi, che voglio succhiare solo te. Ho litigato con la strega, nel mezzo della savana. Mi ha detto che mi avrebbe messo una iguana nella pancia che mi avrebbe morso. E adesso si maledetta strega, ti sei gia succhiata mio figlio, e adesso vai a succhiare l'ombellico a tuo marito. Mi prende la sterga, mi porta a casa sua, mi siede sulle sua gambe e mi da da mangiare. Mi prende la strega, mi porta di là, mi siede sulle sue gambe e mi dice già vai.
01-02-11. Oggi pubblico una bellissima canzone che ho registrato in casa di Emilio Perujo, un musicista che ha un gruppo di Mariachi tradizionale. Speravo di conoscere il gruppo al completo, ma alle preve c'erano solo 3 elementi: María Perujo (cantante), José Luis Perujo (violino) e Emilio alla chitarra.
La conversazione: sicuramente ritornerò, ma la serata è stata comunque produttiva: il trio mi ha suonato dei pezzi molto caratteristici della tradizione messicana, alternando le note ad una piacevolissima conversazione bagnata da dell'ottima tequila. La conversazione in questa parte del mondo è molto importante e raggiunge livelli di comprensione e di comunicazione molto alti.
Tornando alla musica: la canzone che sta qui sotto si chiama "La Bruja" (la strega). E' una canzone dello stato di Veracruz Sud-est del paese. A Veracruz è molto diffusa la stregoneria. Nella città di Catemaco si organizza tutti gli anni un festival de la brujeria nel quale si riuniscono chamanes, curatori, stregoni di magia bianca e nera. Forse andrò a fare una visita in questi giorni.
Donna Strega: nell'immaginario collettivo "strega" è anche sinonimo di "donna" nel senso buono e cattivo. Analizzando il testo di questo pezzo ci si rende conto che i doppisensi sono numerosi: la bruja di questa canzone è una donna "poco di buono" che succhia "il bambino" (nella credenza popolare le streghe sono attirate dal sesso dei bambini), più tardi la bruja viene mledetta perchè succhia l'ombellico a suo marito, ma pretende anche di succhiare il protagonista dela canzone, magari trasformandolo in una pietruzza per renderlo indifeso.
Testo: che bello è volare alle due del mattino, volare e lasciarsi cadere, tra le braccia di tua sorella, quasi mi viene da piangere. Mi prende la strega, mi porta a casa sua, mi trasforma in un vaso di zucca. Mi prende la strega, mi porta sulla collina mi fa sedere sulle sue gambe, mi da dei baci. Ay mi dica, quante creature si é succhiata? Nessuna, non vedi, che voglio succhiare solo te. Ho litigato con la strega, nel mezzo della savana. Mi ha detto che mi avrebbe messo una iguana nella pancia che mi avrebbe morso. E adesso si maledetta strega, ti sei gia succhiata mio figlio, e adesso vai a succhiare l'ombellico a tuo marito. Mi prende la sterga, mi porta a casa sua, mi siede sulle sua gambe e mi da da mangiare. Mi prende la strega, mi porta di là, mi siede sulle sue gambe e mi dice già vai.
Giovedì 3 febbraio alle ore 11 messicane (18 italiane) sarò in diretta su Radio Opus 94.5 da Città del Messico. Racconterò il viaggio di un anno in Italia attraverso le registrazioni che ho raccolto.
Jueves, 3 de febrero a las 11.00 de Mexico voy a estar en vivo en Radio Opus 94.5 de Ciudad de México.Contaré el viaje de un año en Italia a través de las grabaciones que he recogido.
04-02-11 Fortino è un amico che ho conosciuto a Città del Messico; lui viene dalla sierra di Oaxaca parla lo Zapoteco e la sua specialità è suonare la foglia. Un giorno mi ha accompagnato sul Cerro de las Estrellas e solo da qui mi rendo conto di dove sto trascorrendo i miei giorni: nella gigante Città del Messico. VERSION EN ESPANOL
09-02-11 Un sogno realizzato, anche per conto di un amico: una giornata con i mariachi messicani. Aneddoti, retroscena, curiosità, sorprese della vita di un mariachi... presto su questo blog !!
Unsueñohecho realidad,inclusoennombredeunamigo:un díacon los mariachismexicanos.Anécdotas,contextos,curiosidades,sorpresasde la vidacomo unmariachi...prontoen este blog !!
12-02-11 Mi trovo a Xalapa, capitale dello stato di Veracruz. Questa città rappresenta la tappa fondamentale per essere introdotti nel genere musicale più rappresentativo di questa zona, il Son Jarocho. Questa musica proviene dal sud dello stato, nasce nei piccoli caldi paesini della costa, ma qui nelle montagne di Xalapa, posso incontrare molti musicisti che mi procureranno i contatti per i luoghi nativi del Son Jarocho.
Oggi a Xalapa fa improvvisamente freddo e piove, ma la notte viene riscaldata da un "Fandango", il termine che si usa per indicare una festa con Son Jarocho. Questa versione "urbana" rappresenta per me la prima esperienza con questo meraviglio genere che da tempo desideravo documentare. Il "fandango" è proseguito fino alle quattro del mattino e i musicisti mi hanno insegnato a suonare la "jarana", strumento base del Son Jarocho. Meraviglioso! VERSION EN ESPANOL