Sicilia, Enna: il capolugo più alto d'Italia è considerata una fra le 40 città più fredde d'Italia. Tra il fresco e la quota di questo luogo, vivono ancora tradizioni musicali di canti mariani, ninne nanne bellissime, e contradanze. Portatori e continuatori di queste usanze sono i Trìskele una compagnia di ragazzi che si identificano con l'omonimo simbolo di derivazione greca, parte integrante della bandiera siciliana .
I Monti Iblei sono una catena collinare localizzata nella parte sud-orientale della Sicilia. In questa zona si suona da tempi remoti uno strumento chiamato FRISCALETTU. Oggi Carmelo Salemi www.carmelosalemi.it è uno dei rari continuatori di questo suono tramandato dai pastori siciliani che con tale strumento si sfidavano in gare di abilità, e dagli antichi greci che con la loro musica incantavano le api...
Sortino (SR) è una delle città del miele italiano. Ogni anno qui si celebra la festa del miele, un evento che raduna tutta la vallata dell'Anapo. Quest'anno tra le varie proposte culturali c'è anche Matilde Politi www.matildepoliti.com che canta con Clara Salvo canzoni di protesta e di tradizione siciliana.
Dopo il concerto io e i due amici ennesi Roberta e Andrea, andiamo a conoscere le due artiste e comincia così la nostra serata di musica che finirà solo alle 6 del mattino..
La prima registrazione della Sicilia si chiama "Amuri" ed è un canto tradizionale d'amore. Appena l'ho sentito suonare dall'alto della rocca di Enna mi ha rapito e subito lo condivido con voi. Alla voce Roberta Gulisano, alla chitarra (la mia) Francesca Incudine. Buon ascolto
Un lembo di... mare ci separa; la guardo dall’altra sponda e lei sembra guardare me, è vicinissima, è la Sicilia.
Da qui sembra ancora più vicina, una nuotatina. In realtà sono tre km, quindi meglio che li faccia con il camper; con il camper sopra una barchetta naturalmente...Però aspetterò ancora qualche giorno, in realtà dovevo attraversare oggi lo stretto per incontrare i miei contatti a Enna, ma poi dovrei tornare venerdì per la festa degli zingari a Riace (RC).
Un po’ per pigrizia, un po’ per motivi economici (l’attraversata in camper costa più del previsto) ma un po’ anche per l’aspetto emozionale del gesto, aspetterò lunedì. La Sicilia rappresenta l’ultima tappa del cammino prima di cominciare la risalita, il dietro front, il ritorno (seppur in tempi comodi).
La guardo e già mi manca, strano no? Ne sento già la mancanza!! Mi sembra di esser al di qua, a salutarla dopo una lunga esperienza, a darle il mio addio come faccio in genere con gli altri paesi che lascio e gli strascichi che rimangono. Quindi me ne sto ancora un po’ qui a guardare questa terra illuminata da un raggio di sole che perfora le nuvole e pare ammiccare; e a gustarmi questo momento che forse, non vivrò mai più.