
Reportage VENETO: Polca saltata e missione violino
Di Admin (del 25/03/2009 @ 16:25:40, in reportage, linkato 6254 volte)
Le tradizioni del Veneto
Andrea da Cortà mi aveva avvisato: “Se non vieni ad ascoltarli in periodo carnevalesco sarà dura poi riuscirci”. Purtroppo posso arrivare nel Comelico Superiore solo un mese dopo quel periodo e gli unici due violinisti del paese non ne vogliono sapere di suonare ancora. Per sentirli bisognerà aspettare un anno. In questo paese situato nelle Dolomiti bellunesi si celebra un caratteristico carnevale con le maschere Matazìns e Matazere (fra le altre) e un corteo di suonatori di fisarmonica, chitarra, contrabbasso e... violino.
L’opportunità di visitare il Comelico e conoscere la sua gente e la Polca Saltata, me l’offre l’Associazione “Gruppo Candide” (http://www.gruppocandide.it/) e la “Union ladina dal Comelgo”, grazie all’intraprendenza del grande polistrumentista Andrea da Cortà (al centro; vedi immagine www.altei.it); m’invitano per un mio “Video show”, quindi l’occasione è proprio quella giusta per un sincretico scambio di opinioni musicali Italiane/LatinoAmericane/Comeliane.
L’idea di organizzare un “video show” nasce pure dall’idea di stanare i violinisti, sensibilizzarli e cercare di farli suonare con il pretesto dell’invito. Purtroppo in paese corrono voci che senza un fisarmonicista i violinisti non si esibiscano; gli organizzatori così si appendono al telefono e scatta la ricerca della fisarmonica.
Il sole cala e con lui anche le luci di sala e lo spettacolo ha inizio. Devo dire che la partecipazione del pubblico del Comelico è stata una fra le più calorose (e poi dicono che gli abitanti delle montagne sono freddi!); tutti qui si conoscono e l’atmosfera è di grande intimità. Suono l’ultimo pezzo e ai musici presenti in sala prudono le mani, sfoderano gli strumenti e… via alle danze. I violinisti? Li troverò il prossimo anno.
Il pezzo del filmato è una Polca Saltata. Andrea da Cortà mi racconta che questo tipo di ballo è presente solo nel Comelico Superiore, a Dosoledo, Candide e Padola. C’è poi un’altra oasi conservatrice nelle Quatto province (Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza). In tutte queste frazioni il ballo è lo stesso, ma i passi sono sottilmente differenti. I presenti in sala sono capaci di riconoscere la provenienza della coppia dal modo di danzare. Il violino, usato nel periodo del carnevale, pare sia destinato a scomparire; a Comelico Superiore oltre ai due violinisti “fantasma” pare non ci sia nessun altro pronto a continuare la tradizione. Del resto l’introduzione e la gran diffusione della fisarmonica nel repertorio popolare hanno soppiantato, per facilità tecnica e possibilità timbrica, l’uso dello strumento ad arco.
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Ringraziamenti: Andrea da Cortà, Lucio Eiche Clere, Ass. "Gruppo Candide", Manuela da Cortà, il pubblico di Comelico, Union ladina dal Comelgo.
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